Cosa differenzia un pezzo di terra da  un orto? 

I sogni di chi lo coltiva! 

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E a noi, di certo, non mancano.

Osservando il nostro piccolo appezzamento, immaginiamo colori, profumi e sapori, sentiamo le risate e la fatica dei ragazzi che lo vivranno e degli operatori che li accompagneranno.
 

Per poter vivere tutto questo, stiamo lavorando duro, sia fisicamente che mentalmente.
Un impegno di speranza, fantasia e progettazione ci ha portato a organizzare i metri quadri a disposizione con ordine ed equilibrio.

Ed ecco come figuriamo il nostro orticello: sarà composto da 12 prose da 4 metri ciascuna, in cui pianteremo patate, cipolle, aglio, spinaci, zucchine  e pomodori. 

Nelle aiuole laterali, invece, pianteremo alcune erbe aromatiche: basilico, menta, salvia e rosmarino. 

 

Oltre alla disposizione fisica delle piante, vorremmo curare il raccolto con del concime naturale e, per questo, cercheremo di produrre il compost: un insieme di materiale vegetale (foglie, erbe, terra e ramoscelli) che, decomponendosi col tempo, diventerà fertilizzante.

“Germogliare, crescere, donare”: è questo il titolo del nostro progetto.
Noi ragazzi attualmente ricoverati non vedremo nessuno di questi tre processi, in quanto saremo dimessi prima che le prime piantine verranno messe a dimora, ma questo non ci scoraggia affatto.

Anzi, stiamo preparando il terreno per i nostri compagni: questo è sufficiente a vedere in noi ciò che altri vedranno nel terreno: abbiamo fatto germogliare in noi la passione per la natura, le nostre conoscenze e passioni stanno crescendo e, infine, doneremo il terreno vangato e concimato a chi se ne prenderà cura.